martes, 9 de abril de 2024


Con motivo della prima presentazione in Olbia, Italia, dei miei racconti e poesie, mi sento in dovere di compartire in italiano le poesie e racconti dedicati al tema (*) nella serata del 5 aprile, nella sala "The green life" di Sonia Ripamonti di via Regina Margherita, 7, al centro di Olbia, SS, della serie: 

(*)LA STRANIERA



LA STRANIERA


Mentre la turista viaggia e si diverte, 

la straniera interrompe il corso della sua vita.


Mentre la turista cresce,

la straniera nasce.


Mentre la turista vola,

la straniera striscia.


Mentre la turista va in aeroporto,

la straniera attraversa una barriera.


Mentre la turista sale in treno

la straniera chiede un auto stop.


Mentre la turista va in nave,

la straniera naufraga.


Mentre la turista nuota,

la straniera galleggia.


Mentre la turista galoppa,

la straniera trotta.


Mentre la turista va avanti,

la straniera va indietro.


Mentre la turista concepisce,

la straniera abortisce.


Mentre la turista finisce il suo viaggio,

la straniera ricomincia la sua vita.

Nuria Metzli








Racconto:
LA STRANA


La ruota panoramica fende il cielo nuvoloso. I marmocchi urlano lanciandomi popcorn sulle spalle. La musica risuona nei miei timpani. Le luci colorate, pendono tra i carri lassù, come sugli alberi i frutti. A poco a poco il mio cuore si abbatte e tutto si indebolisce.

Mi volto e vedo gente che non mi vede. Beve, mangia, ride, urla.

Sono quasi le cinque del mattino. Il mio mascara si lava via.  I cittadini vivono così la loro superficialità ogni anno bisestile, due giorni e due notti, perduti, banalizzati.

   Non sarei dovuta tornare in questo posto che non è mio. Non piove ancora, ma ho gli occhi annebbiati, il bicchiere pieno e i piedi freddi.

   Avrei potuto ridere a squarciagola, confondermi tra la folla, lanciare popcorn, avrei potuto spingere tra la fila e ruttare loro in faccia.

Se avessi indossato quella maschera che ora è imprigionata nella mia valigia, avrei potuto essere il clown nel palco, la ragazza baffuta del circo o la sirena nell'acquario. Invece i miei occhi ora sono fissi su quelli dell'anatra imbalsamata sul pannello di tiro.

Testo di: Nuria Metzli Arrangiamenti di: Teresa Contu







CERCO



Io, che di ogni persona guardo gli occhi

e negli occhi cerco un anima.


Io, che in ogni persona cerco un sorriso

e in ogni sorriso, un amico. 


Io, che negli occhi di un amico, cerco un fratello.

Nuria Metzli







Y de la misma serie, en español, las siguientes poesias:



DEMENCIA


Me llaman demente

en esta ciudad de locos.


Porque abandoné a mi padre

y, a mi madre despojé de fe.

porque escapé de las broncas 

de otros, decidiendo por las mías.


Me gritan demente cuando paso

porque sumida en un trauma

mientras miro, no hago caso.


El tiempo cura,

la distancia azota

y la soledad ahoga.


No es un mar azulado

el que vine a encontrar,

no hay una hamaca

en esta tierra en medio al mar.


No es cierto que fue bello,

no es cierto que soy rey.

Hubo penas y condenas,

hubo hambre y tanta sed.


Solo vine a procrear,

a construir

y a lanzar en el océano,

todo lleno de pasado,

este pesado costal.

Nuria Metzli





EL MAPA


El mapa que dibujaste en mi piel

ha perdido su bandera,

ahora es tierra de nadie, 

tierra de todos,

sin confines ni frontera.

Nuria Metzli






EN CADA MIRADA


En mi camino por el mundo

vuelvo mi rostro al amigo;

en el recuerdo profundo;

en mi conteo de tesoros;

en mi penuria de abrigo.


Yo, que en cada mirada busco una señal 

que albergue un secreto

que se vuelva en paseo, 

que devuelva un café.



Entre las hojas de un libro

en la sonrisa y afano 

yo, que en cada amigo, 

busco un hermano.

Nuria Metzli




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